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Stop al Canone RAI se hai questi requisiti, invia subito la domanda e non lo paghi più

Pagare il canone RAI è davvero obbligatorio per tutti? C’è chi giura di no, ma la realtà è più sorprendente di quanto si pensi. Certe regole sembrano scolpite nella pietra, eppure esistono eccezioni che ribaltano tutto.

In certi casi, si può evitare questa imposta senza incorrere in sanzioni. E non si tratta solo di dettagli tecnici, ma di condizioni ben precise e legittime, spesso poco conosciute. Tra cavilli burocratici e diritti poco pubblicizzati, il canone TV nasconde più di quanto appare.

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L’idea che ogni famiglia italiana debba versare obbligatoriamente il canone RAI si è radicata così profondamente da sembrare ovvia. Si riceve la bolletta della luce, e come per magia, lì compare la voce relativa al pagamento. Nessuna scelta, nessuna domanda. Un addebito automatico, spesso dato per scontato. Ma se si va a guardare meglio, tra le pieghe della normativa, emergono scenari inaspettati.

Per alcuni, l’obbligo semplicemente non esiste. Non per furberia, ma per legge. E le regole che consentono di essere esonerati sono più accessibili di quanto si creda. Certo, bisogna conoscere tempi e modalità. Non basta pensare di averne diritto: serve dimostrarlo, con documenti precisi, in tempi altrettanto precisi.

Chi si è trovato a chiedersi perché debba pagare qualcosa che non utilizza, non è solo. In un paese dove il digitale ha trasformato il modo di fruire contenuti, la presenza del televisore in casa non è più così scontata. E per certi cittadini, l’età e la situazione economica aprono le porte a un’esenzione che fa la differenza nel bilancio familiare.

Chi può non pagare il canone RAI nel 2025

Il canone RAI è un’imposta annuale dovuta da chi possiede un apparecchio televisivo. Tuttavia, la legge prevede alcune esenzioni ben definite, ancora pienamente valide a giugno 2025. Le situazioni che danno diritto all’esonero devono essere certificate con una dichiarazione all’Agenzia delle Entrate.

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Una delle esenzioni più comuni riguarda i cittadini che hanno compiuto 75 anni. Per beneficiarne nel 2025, è necessario aver raggiunto questa età entro il 31 gennaio per ottenere l’esonero totale sull’anno, oppure entro il 31 luglio per averlo da luglio a dicembre. È richiesto un reddito complessivo (richiedente e coniuge) non superiore a 8.000 euro, senza conviventi titolari di reddito, eccetto badanti o collaboratori domestici.

Un’altra esenzione importante è destinata a chi non detiene alcun apparecchio TV, né nella propria abitazione né in eventuali seconde case collegate a utenze elettriche domestiche. Anche per il 2025, è sufficiente presentare una dichiarazione sostitutiva, valida un anno, entro il 31 gennaio (per l’anno intero) o il 30 giugno (per il secondo semestre).

Restano esonerati anche agenti diplomatici e consolari, il personale militare straniero appartenente a forze armate di Paesi con trattati internazionali, così come quello delle organizzazioni riconosciute. I militari italiani possono accedere all’esenzione solo per apparecchi collocati in spazi comuni come caserme, ospedali militari e simili. Non è prevista per televisori in abitazioni private, anche se interne a strutture militari.

Chi esercita attività di vendita o riparazione di televisori non paga il canone ordinario, ma quello speciale, e anche nel 2025 resta confermato questo regime differenziato.

Come ottenere l’esonero e cosa succede se si tarda

Per ottenere l’esonero, la dichiarazione sostitutiva può essere inviata online tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate usando SPID, CIE o CNS. In alternativa, si può spedire via raccomandata senza busta all’Ufficio Canone TV a Torino. Le scadenze rimangono il 31 gennaio per l’esonero annuale e il 30 giugno per il secondo semestre.

Anche nel 2025, il canone RAI è addebitato in bolletta elettrica, in rate mensili da gennaio a ottobre. Chi non presenta la dichiarazione in tempo è tenuto al pagamento, ma può successivamente richiedere il rimborso con documentazione appropriata. Queste disposizioni sono confermate per l’anno in corso e riportate da fonti ufficiali come l’Agenzia delle Entrate, che non ha introdotto variazioni normative rispetto al passato.

Conoscere bene i propri diritti e doveri permette di evitare spese non dovute e beneficiare delle agevolazioni previste dalla normativa italiana, ancora pienamente in vigore nel 2025.

Gerardo Marciano

Laureato in Giurisprudenza con indirizzo economico, ha ricevuto un Premio Internazionale alla Carriera conferito dal Senato Accademico della Facoltà di Scienze Aziendali e Sociali di ISFOA. Collabora e scrive articoli su tematiche finanziarie per numerose riviste nazionali e internazionali. È autore e coautore di oltre 40 eBook dedicati alla storia dei mercati e all’analisi statistica delle loro serie storiche. Negli anni ha partecipato, in qualità di esperto di storia dei mercati e statistica, ai principali eventi nazionali nel settore del trading e degli investimenti. È stato ospite di canali televisivi come Class CNBC, Le Fonti TV, Finanza Now, Money TV, e le sue opinioni sono state riprese da testate nazionali e internazionali, tra cui Avvenire, Il Sole 24 Ore, Alliance News e MF Dow Jones. Ha inoltre partecipato a trasmissioni radiofoniche in Italia e all’estero. È stato Amministratore Delegato e proprietario di Proiezionidiborsa.it fino al novembre 2023, un sito che, secondo i dati di Alexa, per diversi mesi è stato tra i primi posti nella classifica dei siti italiani più letti.

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