I Bonus dedicati ai papà: tanti soldi in arrivo anche per loro

Finalmente il governo pensa anche ai papà e ci sono ricchi bonus dedicati loro. Vediamo come richiederli e i requisiti.

Nuovi sostegni dedicati alle famiglie, il governo Meloni ha alzato l’asticella. Da una parte per contrastare la denatalità, dall’altra per la necessità di aiutare concretamente i nuclei familiari, specie i più numerosi. Ma non solo.

padre con figlio in braccio
I Bonus dedicati ai papà: tanti soldi in arrivo anche per loro – nonsolopatronato.it

Famiglie aiutate dallo Stato, specie quando sono presenti anche i bambini. Sono molti i sostegni dedicati ai nuclei familiari e ai papà. A partire dall’Assegno Unico Universale, che ha preso il posto dei vecchi assegni familiari e contribuisce alla crescita di ogni figlio. E poi c’è l’Assegno di Inclusione che ha preso il posto del Reddito di cittadinanza venendo incontro sul serio anche alla necessità di trovare un lavoro. Anche in questo caso è previsto un aiuto per ogni figlio, con una particolare attenzione alle persone disabili.

E poi ci sono i Bonus mirati, come detto, per scongiurare la denatalità. In Italia nascono sempre meno bambini e non certo perché le coppie non abbiamo voglia di farne. Molte famiglie sognano dei figli ma le spese sono talmente alte che a malincuore in tanti ci rinunciano. Ecco perché i bonus di cui parliamo diventano essenziali.

Bonus per i papà e per i nuovi nati: quanti soldi arrivano e come richiederli

Anche un padre, per piacere o necessità, può scegliere di seguire il proprio figlio durante i primi anni di vita. E lo Stato li premia con incentivi importanti.

papà e figlio giocano a macchinine su pavimento
Bonus per i papà e per i nuovi nati: quanti soldi arrivano e come richiederli – nonsolopatronato.it

Il Bonus Papà nasce proprio per sostenere quei padri che scelgono di prendersi cura dei figli nei primi anni di vita. Un sostegno economico che può raggiungere un importo massimo di 3.362 euro all’anno, cifra che può variare in base al reddito e alla durata del congedo parentale. La misura si applica sia ai lavoratori dipendenti sia ai liberi professionisti e può essere richiesto fino al compimento del terzo anno di vita del bambino.

La domanda deve essere presentata online tramite il sito dell’INPS, accedendo con credenziali digitali (SPID, CIE o CNS). Una volta completata la richiesta, l’assegno viene erogato direttamente dall’INPS, con possibilità di riceverlo in rate mensili oppure in un’unica soluzione annuale. Ma non è tutto. C’è un altro aiuto che si può richiedere. Si tratta del Bonus Nascite 2025 (ex Bonus Bebè) che è rivolto a tutte le famiglie che abbiano un bambino nato, adottato o affidato nel corso del 2025.

Anche per il Bonus Nascite, l’importo dell’assegno varia in funzione del reddito ISEE della famiglia. Quelle con reddito basso possono ricevere fino a 1.500 euro, mentre quelle con reddito più elevato accederanno comunque al contributo ma ridotto. Il bonus può essere erogato da 1 a tre anni a seconda delle condizioni economiche del nucleo familiare. Il Bonus Nascite è accessibile anche per i figli nati nel 2023 e nel 2024, a condizione che il contributo non sia già stato richiesto. In questo caso è possibile richiedere gli arretrati.

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