È davvero possibile circolare senza pagare il bollo auto? Per alcuni è già una realtà, grazie a una legge poco nota ma ancora oggi in vigore. Basta rientrare in requisiti ben precisi per alleggerire una spesa che pesa ogni anno. Non è un privilegio, ma un diritto. Eppure, pochi ne parlano, e molti non ne conoscono i dettagli. Alcune famiglie, invece, ne traggono già beneficio. E chi convive con la disabilità sa quanto ogni aiuto sia importante.
C’è chi continua a pagare il bollo senza sapere che, in certe situazioni, si potrebbe evitare del tutto. Tante agevolazioni, come spesso accade, restano nascoste dietro carte e regolamenti. E così capita che chi ne avrebbe bisogno non le richieda, solo perché nessuno ha spiegato davvero come funzionano.
Ma non si parla solo di numeri: qui entra in gioco la quotidianità di chi vive sfide continue. Famiglie che si occupano di un figlio disabile, persone che devono adattare tutta la propria vita per far fronte a una condizione non semplice. In questo contesto, anche una tassa in meno può fare la differenza.
Quando si parla di esenzione bollo auto Legge 104, si fa riferimento a una misura che risale al 1992, pensata per supportare chi vive una disabilità grave, come definita all’articolo 3, comma 3 della normativa. Non serve essere intestatari del veicolo: anche un familiare può richiedere l’esenzione, a patto che il disabile risulti fiscalmente a carico. In questo caso, il reddito annuo non deve superare i 2.840,51 euro, oppure i 4.000 euro se si tratta di figli con meno di 24 anni.
Ma attenzione, non tutti i veicoli rientrano nell’agevolazione bollo auto. Sono ammessi solo alcuni mezzi: quelli a benzina fino a 2.000 cc, diesel fino a 2.800 cc o elettrici fino a 150 kW. Se la persona disabile guida l’auto, il veicolo dev’essere adattato. Se invece viene solo trasportata, non è richiesto alcun adattamento tecnico.
Per ottenere l’esenzione bollo con la Legge 104, la domanda va presentata all’ufficio tributi regionale, oppure presso ACI o Agenzia delle Entrate, a seconda della Regione. Il termine massimo è di 90 giorni dalla scadenza del bollo. Alla richiesta devono essere allegati il verbale medico, la carta di circolazione, eventuale patente speciale e, se necessario, una dichiarazione sul carico fiscale.
Una volta ottenuta, l’esenzione resta valida finché permangono i requisiti. Se cambiano, il beneficiario è tenuto a comunicarlo. In caso contrario, possono scattare sanzioni o richieste di rimborso. Se il verbale di disabilità è soggetto a revisione, la validità dell’esenzione bollo auto per disabili si estende fino alla nuova visita, ma occorre inviare domanda di proroga entro 30 giorni dalla scadenza.
È importante sapere che l’agevolazione si applica a un solo veicolo per volta. Se se ne cambia uno, va fatta una nuova richiesta. Lo stesso vale in caso di vendita del mezzo o se la persona disabile non risulta più a carico. Le regole sono chiare, ma serve attenzione per mantenerne i benefici.
Questa norma, sebbene non risolva tutto, rappresenta una piccola forma di riconoscimento per chi affronta quotidianamente la complessità della disabilità. In fondo, non è solo una questione fiscale: è anche un modo per dire che il peso non deve essere sempre sulle stesse spalle.
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