Estate rovente, non è certo una novità. E per sfuggire al clima torrido milioni di italiani si affidano al condizionatore.
Una scelta che almeno in casa risolve il problema dell’aria irrespirabile soprattutto nelle ore centrali della giornata e di notte. Ma quanto costa tenere acceso un condizionatore? Che bolletta dobbiamo aspettarci e come abbassarla.
Come tutti gli anni a partire da giugno, anche per il 2025 si dovrà far fronte all’alto consumo energetico di chi dispone di uno o più climatizzatori in casa per rinfrescare gli ambienti. Una spesa calcolata, un po’ come il riscaldamento. Ogni anno sappiamo già quali e quante spese legate a gas e energia elettrica dovremo affrontare.
Un tempo le spese fisse riguardavano solo il riscaldamento, ma da quanto è scomparso l’anticiclone delle Azzorre per lasciare spazio a quello africano, il caldo è diventato insopportabile anche per chi non è fragile o soffre di patologie. L’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile), ha redatto un vademecum per potere utilizzare i condizionatori in casa senza spendere poi troppo in bolletta.
Con l’arrivo del caldo torrido, anche per quest’anno i costi per la climatizzazione estiva avranno un pesante impatto sulle bollette energetiche, ma c’è il modo per ridurre i consumi dei condizionatori. Basta usarli in modo intelligente.
In Italia sono attualmente in uso circa 1,7 milioni di climatizzatori mono e multi-split costruiti prima del 2013, definirli desueti non è un azzardo. Sono dispositivi ben poco efficienti rispetto a quelli moderni, ma non tutti hanno la disponibilità economica di acquistarne uno nuovo. E allora cerchiamo di correggere alcuni errori che possono alzare di tanto il costo della bolletta.
Per prima cosa, occorre effettuare una manutenzione regolare con particolare attenzione ai tubi del circuito refrigerante, ai filtri dell’aria e alle ventole, dove possono annidarsi muffe e batteri dannosi per la salute. È obbligatorio avere il libretto impianto con i controlli periodici per gli impianti estivi con una potenza superiore a 12 kW, e per quelli invernali con valori che superano i 10 kW, meglio preferire modelli di classe energetica superiore alla A (un modello in classe A+++ consuma fino al 40% in meno rispetto a uno di classe B). Per ottenere ancora più vantaggi economici, per chi ne ha possibilità, sarebbe meglio abbinare l’impianto a un sistema fotovoltaico.
L’ideale è posizionare il climatizzatore correttamente evitando il retro di divani o tende e verificare che la parte esterna non sia esposta al sole. ridurre gli apporti solari in ingresso all’abitazione, chiudendo persiane e tapparelle e schermando i serramenti con tende, almeno nelle ore centrali della giornata; impostare la temperatura entro i 26 gradi e, se possibile, attivare la funzione “deumidificazione”; installare uno split per ogni stanza, limitare l’utilizzo di apparecchiature che contribuiscono ad aumentare la temperatura interna, soprattutto nelle ore più calde: luci, elettrodomestici, TV e computer; usare programmi su misura per ridurre il consumo energetico di notte e quando non si è in casa.
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